Territorio & Eventi

Un'edizione "regale" la presentazione della nuova annata delle “Alte Bollicine Piemontesi”

Scritto da Paolo Manna Sabato, 20 Mag 2023 - 0 Commenti

Nei giorni scorsi una forte presenza di pubblico ha potuto sperimentare l’altissimo profilo dell’Alta Langa Docg in un luogo come la Galleria Grande della Reggia di Venaria.

L’Alta Langa cresce nel modo migliore: il millesimo 2019, presentato in anteprima alla stampa e al pubblico degli operatori professionali nella splendida cornice della Reggia di Venaria, conferma che l’incremento quantitativo delle bottiglie prodotte si accompagna alla conferma della tensione verso la qualità sia da parte dei fondatori del Consorzio sia da coloro che sono arrivati più tardi ma fortemente convinti dell’importanza del progetto.

Altra caratteristica che gli assaggi ripetuti anno dopo anno confermano, concerne la riproposizione fedele del terroir piemontese nel calice: i produttori sfruttano gli spettacolari suoli e microclimi del sud della nostra regione, dove si producono i leggendari vini delle Langhe e del Monferrato, ottenendo vini base perfetti per la spumantizzazione. Sono vini fatti nella vigna che non hanno bisogno di lavoro in cantina, competitivi nel confronto con gli champagne e con le altre denominazioni nazionali.

Se a tutto ciò si aggiunge la riappropriazione della tradizione piemontese dello spumante Metodo Classico – fu in regione Piemonte grazie ai Gancia che si produssero i primi Metodo Classico in Italia – si tratteggiano i contorni di una denominazione di successo, per ora più conosciuta presso i consumatori attenti, esperti, che siamo sicuri riuscirà a vincere la sfida dell’apertura verso i consumatori più massificati senza snaturare le sue intrinseche caratteristiche di alta qualità.

La cornice memorabile della Reggia di Venaria ha impreziosito un’edizione de La prima dell’Alta Langa davvero ben organizzata, in continuità con i begli eventi che negli anni hanno accompagnato la presentazione della nuova annata delle “Alte Bollicine Piemontesi”. 

Sessanta produttori presenti con più di 140 diverse cuvée in degustazione, dal millesimo più recente tra quelli in commercio, il 2019, a quelli risalenti ad annate come il 2006; un pubblico composto in larga parte da operatori horeca (90%) e giornalisti (10%), per un totale di 2000 persone accreditate all’evento, sold out già alcuni giorni prima e con una lunga lista d'attesa.

Palpabile l’entusiasmo legato alle “Alte Bollicine Piemontesi” - commenta con soddisfazione la presidente del Consorzio Alta Langa Mariacristina Castelletta -: sia da parte dei produttori, che con i loro vini e la loro passione hanno saputo far innamorare gli ospiti della nostra denominazione, sia da parte del pubblico, che ha potuto sperimentare l’altissimo profilo dell’Alta Langa DOCG all’interno di un luogo - la Galleria Grande della Reggia di Venaria - dove l’eccellenza del Piemonte è stata messa in rilievo alla perfezione”.
  
Grande successo anche per le masterclass, guidate dal sommelier Davide Buongiorno: 90 persone, in tre diversi appuntamenti, hanno seguito l’approfondimento dedicato ai vini Alta Langa dal più lungo affinamento scoprendo così a fondo la denominazione e potendo apprezzare la grande longevità e piacevolezza dell’Alta Langa.

Questa era la quinta edizione della grande degustazione di tutte le cuvée dei soci del Consorzio Alta Langa, organizzata dopo quella del 2022 nel Museo di Italdesign, quella dell’autunno 2019 a Palazzo Serbelloni a Milano e le due primissime edizioni (primavera 2019 e primavera 2018) al Castello di Grinzane Cavour.

Un crescendo continuo in questi anni, che descrive il percorso dell’Alta Langa DOCG. Una scommessa vinta da quando, all’inizio degli anni Novanta, le prime sette case produttrici pioniere unirono le forze con i viticoltori locali per creare un metodo classico in grado di rappresentare l’orgoglio enologico del Piemonte. Quel “patto tra gentiluomini” sta ormai dando i suoi frutti: dopo anni di sperimentazione, l’ottenimento della DOC nel 2002 e quello della DOCG nel 2011 (retroattiva al millesimo 2008).

Gli ettari vitati ammontano oggi a 378, su un areale che comprende 149 comuni nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo. Nei prossimi anni si aggiungeranno altri 220 ettari al vigneto Alta Langa e la produzione, che in questa vendemmia ha raggiunto i 3 milioni di bottiglie, aumenterà in proporzione, fornendo ulteriori strumenti per espandere il successo dell’Alta Langa DOCG.

Paolo Manna