Territorio & Eventi

Terme 2, la proposta per superare l'attuale monopolio nel comparto termale acquese

Lunedì, 11 Apr 2022 - 0 Commenti

Intervento di Lorenzo Lucchini, sindaco della città di Acqui Terme (Alessandria).

Dichiarazione del sindaco di Acqui Terme
In questi anni l'Amministrazione comunale ha compiuto un percorso per creare un'alternativa all'attuale stallo del settore termale la cui causa, a nostro giudizio, è rappresentata dal monopolio privato.  

Per tale motivo, avendo presagito l'evoluzione non positiva delle politiche dell'attuale proprietà di Terme di Acqui, il Comune nel dicembre 2017, dopo anni di tentennamenti da parte dell’allora sindaco Bertero, ha acquisito dal Demanio lo Stabilimento Balneo Termale Militare. L'Amministrazione Statale ha ceduto il fabbricato precisando che lo stesso gode di diritti di utilizzo di acque termali. 

Da allora lo sforzo è stato quello di aprire e portare avanti un procedimento per ottenere l’autorizzazione all’utilizzo di tale risorsa. Nonostante una pesante opposizione da parte di Terme di Acqui, il procedimento sta andando avanti ed è stato incaricato un professionista per la redazione del piano tecnico-economico.  Ma non ci siamo fermati qui. Negli ultimi mesi si stanno concretizzando importanti manifestazioni d’interesse sul nostro immobile e sullo Stabilimento Carlo Alberto (del Demanio).

Per questo motivo abbiamo valutato come molto positiva la sinergia di questi due elementi:

  • lo Stabilimento Balneo Termale Militare come luogo delle acque e del benessere termale; 
  • lo Stabilimento Carlo Alberto come luogo di soggiorno, cultura e ricettività di alto livello. 

Questa sinergia necessita però di un unico coordinatore/interlocutore presso gli investitori privati. Per questo motivo è intenzione dell’Amministrazione acquisire anche lo Stabilimento Carlo Alberto dal Demanio, con l'obiettivo finale di valorizzare i due immobili con un bando di concessione trentennale diretto agli investitori privati che dovranno attuare il progetto di sviluppo. Lo strumento della concessione consentirà di ritornare in possesso dei beni qualora gli investitori non rispetteranno gli impegni presi. 

Il Carlo Alberto è una struttura vincolata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, pertanto dovrà essere ben presente nel progetto una valorizzazione culturale del bene. Per questo motivo abbiamo pensato a un format ormai molto in uso in Europa, cioè l’Art Hotel, dove si potrà soggiornare in spazi misti tra ricettività ed esposizioni. Un passo notevolmente più importante che stiamo valutando, che sarà sottoposto a breve alla Soprintendenza, è quello di creare un Archeo-Hotel, cioè un luogo dove, insieme alla ricettività, venga valorizzato parte del patrimonio archeologico attualmente giacente nei magazzini del Museo Civico.  

Questo è il nostro progetto per creare un’alternativa. Su suggerimento di un imprenditore acquese, l'abbiamo chiamato “Terme 2”. Ci pare un ottimo auspicio.