Economia & Lavoro

Piemonte, Embraco: "Firmata una pagina che nessuno di noi avrebbe mai voluto sottoscrivere"

Lunedì, 26 Apr 2021 - 0 Commenti

"Cercheremo ogni strada percorribile – ribadisce l’assessore al lavoro Elena Chiorino – per quanto il conto alla rovescia del 22 luglio sia inesorabile, insisteremo per avere un riscontro da parte del Ministero del Lavoro che ribadisca nei fatti le parole delle scorse settimane”.

Oggi abbiamo firmato una pagina che nessuno di noi avrebbe mai voluto sottoscrivere – così l’assessore al lavoro Elena Chiorino al termine della convulsa giornata sulla questione Embraco.

Giornata difficile suddivisa in due fasi: alle 11 il primo incontro durante il quale si sono ritrovati al tavolo l’assessore regionale insieme ai rappresentanti sindacali, la Curatela e il consulente del lavoro nominato dal Tribunale, Giuseppe Goffi.

L’assessore Chiorino ha aperto la discussione della mattina con la richiesta al Curatore Maurizio Gili di prorogare di una settimana la firma del licenziamento collettivo sia in relazione agli incontri della settimana precedente con il vice ministro Alessandra Todde, sia in attesa di un approfondimento ministeriale per l’eventuale attivazione della cassa covid per i 400 lavoratori di Riva di Chieri.

Ferma la posizione di diniego del Curatore alla proposta di mediazione dell’assessore che ha lasciato parola successivamente alle parti sociali.

"Nel primo pomeriggio abbiamo inviato una lettera al Ministro del Lavoro Andrea Orlando sottoscritta con i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil e Ugl-Uglm – ha spiegato l’assessore - in cui è stata richiesta con la massima urgenza di verificare ogni possibile utilizzo di ammortizzatori sociali applicabili per dare copertura finanziaria ai lavoratori Embraco dal 23 luglio fintanto che non prenda forma il progetto Italcomp. Chiederemo di presentare un emendamento governativo al Dl Sostegni “salva-CIGS” per i lavoratori di Chieri (ex Embraco), per individuare un’adeguata soluzione amministrativa. Cercheremo ogni strada percorribile – ribadisce Chiorino – per quanto il conto alla rovescia del 22 luglio sia inesorabile, insisteremo per avere un riscontro da parte del Ministero del Lavoro che ribadisca nei fatti le parole delle scorse settimane”.

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