Salute & Ambiente

Operative le prime quattro nuove apparecchiature regalate dalla DiaSorin di Saluggia (VIDEO)

Venerdì, 10 Apr 2020 - 0 Commenti

Presso i laboratori analisi degli ospedali Molinette e Amedeo di Savoia di Torino, pPermetteranno di moltiplicare di molto la capacità diagnostica sul coronavirus covid19”: in un'ora possono essere testati 170 pazienti. E' iniziata stamattina e proseguirà anche nel week-end pasquale la distribuzione, ad opera dei volontari della Protezione civile, della terza tranche di 95.000 mascherine presso tutto il comparto socio-assistenziale e socio-sanitario piemontese.

È stato potenziato il piano per l’assistenza ai soggetti più fragili e potenzialmente esposti al rischio di contrarre il virus COVID-19.

A darne l’annuncio sono gli assessori al Welfare, Chiara Caucino, alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, della Protezione civile, Marco Gabusi e il vicepresidente, Fabio Carosso.

Da domani si intensificherà la massiccia campagna di esecuzione di test presso le Rsa del Piemonte, grazie ad un nuovo macchinario regalato dalla ditta Diasorin di Saluggia (Vercelli) al laboratorio delle Molinette, insieme a tutti i kit necessari per le indagini, che verranno effettuati dal personale della Città della salute di Torino, che si muoverà su un mezzo di pronto intervento della protezione civile.

Ha inoltre preso il via a partire da stamattina la distribuzione, ad opera dei volontari Protezione civile, della terza tranche di mascherine (dopo la prima di 30.000 e la seconda di 60.000) di ulteriori 95.000 pezzi presso tutto il comparto socio-assistenziale e socio-sanitario della regione. In tutto, si prevede la consegna di 95.000 dispositivi di protezione, così suddivisi: 70.000 alle residenze socio-sanitarie e a quelle assistenziali; 20.000 ai servizi domiciliari alle residenze per disabili, alle comunità per minori, ai rifugi per donne vittime di tratta e a quelle per i senza fissa dimora; 5.000 nei luoghi protetti genitori-figli.

Le operazioni continueranno anche nel week-end pasquale.

"La pandemia generata dalla diffusione del coronavirus ci sta spronando a dare risposte rapide ed efficaci alle diverse necessità dei laboratori e degli ospedali”, ecco le parole di Carlo Rosa, CEO di DiaSorin. "Il risultato del nostro lavoro è visibile ora più che mai, siamo orgogliosi di aver completato gli studi necessari al lancio del nuovo test che rileva la presenza di anticorpi nei pazienti infettati dal Sars-CoV-2".

 

“Desideriamo – affermano gli esponenti della Giunta Cirio – esprimere la nostra gratitudine a tutto il personale della Città della salute che si è prestato a questa massiccia operazione, al volontariato di Protezione civile e naturalmente alla Diasorin per la sua generosità. Il nostro obiettivo è ora tutelare i soggetti più fragili e che stanno a cuore a tutti noi, i nostri genitori e i nostri nonni, e speriamo con questo programma di fornire una risposta assistenziale adeguata”.

N.d.r.)

Le residenze sanitarie assistenziali, sigla RSA, introdotte in Italia a metà degli anni novanta, sono strutture non ospedaliere, ma comunque a impronta sanitaria, che ospitano per un periodo variabile da poche settimane al tempo indeterminato persone non autosufficienti, che non possono essere assistite in casa e che necessitano di specifiche cure mediche di più specialisti e di una articolata assistenza sanitaria.