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Onore a tutte le Mamme italiane!

Domenica, 10 Mag 2020 - 24 Commenti

Oggi in tutto il bel Pese si onora le Mamma: la mamma "grande", la neo-mamma, l'impacciata, l'affettuosa e la severa...

Mamma: una fonte infinita di amore, in un mare di piccole, grande battaglie quotidiane...

Oggi la tua festa è fortemente condizionata dall’emergenza Covid-19.

Una festa della mamma faticosa quella che le lavoratrici italiane festeggiano oggi: nel momento in cui la fase di rientro al lavoro si avvia verso il completamento, si acuiscono ancora di più i disagi connessi alla doppia gestione “lavoro e famiglia”.

Specie per i 3 milioni di donne con almeno un figlio piccolo (con meno di 15 anni), circa il 30% delle occupate totali (9 mln 872 mila), che saranno il segmento più in affanno nei mesi futuri, considerato che lo scenario di riapertura delle scuole, ma anche dei tanti servizi dedicati alla gestione del tempo libero dei giovanissimi,  sarà fortemente condizionato dall’emergenza Covid-19.

Dunque, tra turnazioni degli studenti, alternanza casa-scuola, formazione a distanza, le mamme italiane dovranno gestire una quotidianità particolarmente complessa. E molte potranno trovarsi di fronte al dilemma se continuare a lavorare oppure no.

È questo lo scenario che emerge dal nuovo report della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro “Mamme e lavoro al tempo dell’emergenza Covid-19”.

Dallo studio emerge che in questi due mesi di sospensioni e lockdown, le donne con figli hanno lavorato più dei papà.

Un fattore collegabile al differente livello di occupazione tra uomini e donne nei settori industriali e nei servizi essenziali, laddove la presenza femminile risulta più bassa nei primi e più alta nei secondi.

Se si guarda poi allo smart working, si scopre che sono le lavoratrici meno qualificate quelle che dovrebbero necessariamente recarsi in sede per lavorare e parallelamente accudire in prima persona i figli con meno di 15 anni:  si tratta di 1mln 426 mila lavoratrici (il 48,9% delle lavoratrici mamme), di queste circa 710 mila percepiscono uno stipendio netto inferiore ai 1.000 euro.

La festa della mamma come la si intende oggi è nata in Italia a metà degli anni cinquanta in due diverse occasioni, una legata a motivi di promozione commerciale e l'altra invece a motivi religiosi.

La data della festa della mamma non è comune a tutti gli Stati del mondo.

Negli Stati Uniti nel maggio 1870, Julia Ward Howe, attivista pacifista e abolizionista, propose di fatto l'istituzione del Mother's Day for Peace (Giornata della madre per la pace), come momento di riflessione contro la guerra, ma l'iniziativa non ebbe successo.

Anna Jarvis celebrò la festa moderna Mother's Day (Giornata della madre) per la prima volta nel 1908, sotto forma di un memoriale in onore di sua madre, un'attivista a favore della pace. La celebrazione di Jarvis si diffuse e divenne molto popolare, tanto che fu ufficializzata dal presidente Woodrow Wilson nel 1914, quando il Congresso deliberò di festeggiarla la seconda domenica di maggio, come espressione pubblica di amore e gratitudine per le madri.

Con l'andare del tempo questa festività si è evoluta in una festa commerciale, il cui volume di affari è superato solo dalle festività natalizie.

Nonostante siano ancora vietate le gite fuori porta e le riunioni di famiglia, è bene non perdere anche queste occasioni per dimostrare il proprio affetto con un biglietto, un fiore, una prelibatezza o altro. Per chi vorrà puntare sui fiori, invece, il consiglio è di scegliere le produzioni italiane per incentivare il nostro comparto florovivaistico, fortemente provato dalla crisi provocata dalla pandemia.

Auguri a tutte le MAMME: le neo-mamme, le mamme "grandi", quelle impacciate, quelle affettuose e quelle severe.

Luciana Monticone

 

Nella foto una cartolina del 1915 edita dalla Northern Pacific Railway per celebrare la festa della mamma