Politica & Istituzioni

Le tappe di Alessandria e Asti del roadshow "Piemonte cuore d'Europa" (VIDEO)

Venerdì, 5 Mar 2021 - 0 Commenti

Sino al 20 marzo la Regione Piemonte consulterà gli interlocutori economici, sociali e istituzionali e, per la prima volta, i giovani under35 per definire insieme a loro le linee di indirizzo che guideranno lo sviluppo del Piemonte nei prossimi 10 anni.

Ha fatto tappa in mattinata ad Alessandria e nel pomeriggio ad Asti “Piemonte Cuore d’Europa”, il roadshow che la Regione ha voluto organizzare per condividere con i rappresentanti del mondo economico, sociale e degli enti locali di tutte le province i documenti di lavoro che delineano le priorità su cui concentrare le risorse in arrivo nei prossimi anni dall’Europa: dai fondi del Recovery Plan, su cui il Piemonte ha presentato un piano del valore di 13 miliardi di euro, alla prossima programmazione dei fondi europei 2021-2027, che avrà un valore di quasi 4 miliardi di euro (circa un miliardo in più rispetto al passato).

In entrambe le città il presidente della Regione Alberto Cirio ha dichiarato: “È un momento storico per il Piemonte. Entro il mese di aprile la Giunta regionale licenzierà una serie di documenti di programmazione strategica che definiranno le linee di indirizzo per lo sviluppo del Piemonte dei prossimi 10 anni. Ma le vogliamo scrivere insieme al territorio, non chiusi nei palazzi, ma tenendo conto delle esigenze della vita reale e delle proposte che ci arriveranno dagli imprenditori. L’esperienza a Bruxelles mi ha insegnato che non bisogna limitarsi ad attendere le risorse dell’Europa, ma occorre contribuire a indirizzarle affinché possano rispondere alle reali esigenze del nostro tessuto economico e sociale basandoci su progetti già pronti e realizzabili in tempi brevi. E ringrazio la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, che ha incoraggiato gli Stati membri a coinvolgere le autorità regionali nella redazione e nell’attuazione dei piani di ripresa”.

“Questa Giunta ha quindi voluto impostare un metodo diverso - ha proseguito il presidente - per cogliere i vantaggi di un’opportunità storica e unica per far ripartire il Piemonte dopo il Covid e farlo diventare competitivo con la Svizzera, la Baviera e il cuore dell’Europa. Abbiamo a disposizione cifre che non vedremo mai più e che ci permetteranno di favorire lo sviluppo del sistema produttivo e infrastrutturale. Ma saremo competitivi solo se sapremo individuare e condividere progetti con immediate ricadute sul territorio, oltre ad investire sull’istruzione e sulla formazione professionale. Sono certo che se porteremo al presidente Draghi un documento del Piemonte, e non solo della Regione, daremo alla nostra voce più forza. Importante sarà anche poter applicare il cosiddetto ‘Modello Genova’ per le opere pubbliche, perché senza abbassare di un centimetro l’attenzione verso la legalità abbiamo bisogno di regole veloci e facili da applicare”.

Al centro del dibattito ad Alessandria logistica, viabilità, turismo culturale, distretti urbani del commercio, agricoltura verde

Ad affiancare il presidente Cirio nell’aula magna dell’Università del Piemonte orientale c’erano il vicepresidente della Regione Fabio Carosso, gli assessori Vittoria Poggio, Marco Protopapa e Matteo Marnati, mentre gli altri assessori regionali erano collegati in streaming. Tra gli intervenuti il prefetto vicario Paolo Ponta, il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, il presidente della Provincia Gianfranco Baldi, il presidente della Camera di Commercio di Alessandria e Asti Gian Paolo Coscia, il rettore dell’Università del Piemonte orientale Gian Carlo Avanzi, il presidente di Confindustria Alessandria Maurizio Miglietta.

Ad aprire i lavori l’assessore Protopapa, che si è soffermato sull’importanza di “strategie che possano sviluppare il territorio facendone emergere le potenzialità coinvolgendo ampi bacini”, sul “superamento dei problemi di collegamento stradale e ferroviario con progetti pilota come la bretella Strevi-Predosa con il relativo casello”, sulla “necessità di favorire il ripopolamento delle aree marginali dotandole di servizi, come ad esempio la banda larga” e su un Programma di sviluppo rurale che “sarà caratterizzato da una politica agricola comune più verde e che darà maggiore salvaguardia alla biodiversità”.

Numerosi i suggerimenti e le proposte avanzate durante i vari interventi: estendere l’esempio del protocollo di intesa per la coesione territoriale del bacino del Tanaro firmato in mattinata in Municipio ad altre zone, digitalizzazione delle imprese, promozione dei territori Unesco, investimenti mirati in logistica in vista della ripresa a supporto dei traffici da e verso i porti liguri, creazione di un Istituto per la formazione superiore, prevenzione rischio idrogeologico, costruzione di un campus per ospitare gli studenti dell’Università, valorizzazione del turismo del vino e dei beni culturali, con particolare attenzione per il sistema museale del capoluogo, il Teatro e il Conservatorio.

A concludere la tappa l’assessore Poggio: “Sono stati contributi molto efficaci per le progettualità da realizzare, che dovranno avere come strumenti cardine la tecnologia e l’innovazione, che portano inclusione sociale. Turismo e cultura sono interconnessi, perché dove c’è cultura c’è turismo e ci sono attività economiche. I distretti urbani, alla luce del consenso ottenuto, rappresentano un’opportunità di rigenerazione e salvaguardia dei centri storici”.

 

 Ad Asti logistica, tangenziale sud-ovest, rafforzamento della filiera del vino, digitalizzazione, priorità del territorio Unesco

Con il presidente erano nella sala della Provincia il vicepresidente Fabio Carosso e gli assessori Marco GabusiMatteo MarnatiAndrea Tronzano e Vittoria Poggio, mentre gli altri assessori regionali erano collegati in streaming. Presenti anche il prefetto Alfonso Terribile, il presidente della Provincia Paolo Lanfranco, il sindaco di Asti Maurizio Rasero, il presidente della Fondazione CrAsti e del consorzio universitario UniAstiss Mario Sacco.

“Con la Provincia abbiamo avviato un nuovo modello di co-pianificazione territoriale - ha dichiarato Carosso - Stiamo lavorando alla revisione della legge urbanistica, ormai datata. Abbiamo messo a bilancio le risorse per finanziare la progettazione della tangenziale sud-ovest. Dobbiamo osare ed avviare progetti cantierabili. Non tirare fuori vecchi progetti dal cassetto, ma immaginare progetti che riguardino il futuro. Più territorio, più condivisione, più energia. I fondi europei sono una straordinaria occasione per ripensare il territorio”.

L’assessore Gabusi ha dal canto suo sottolineato che “per la provincia di Asti sono di fondamentale importanza i collegamenti infrastrutturali e la logistica. Con il finanziamento del progetto per la tangenziale sud-ovest di Asti diamo un segnale concreto di attenzione. E’ una delle 30 opere prioritarie sulle quali intendiamo investire risorse, in quanto strategiche per tutto il Piemonte. Bene anche la proposta di rafforzare il distretto dell'enomeccanica”.

I cinque obiettivi della programmazione dei fondi strutturali

Piemonte più intelligente

Sviluppare innovazione e competititvità del sistema produttivo con attenzione alle pmi partendo dalle filiere manifatturiere tradizionali

Diffusione di tecnologie digitali e servizi digitali

Digitalizzazione per cittadini, pubblica amministrazione, imprese, trasporti

Rafforzamento dei processi di crescita e competitività delle pmi

Formazione

Mobilità sostenibile, nuovi vettori energetici, idrogeno

Banda ultralarga

Piemonte più verde

Infrastrutture verdi in ambiente urbano e periurbano

Efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico

Sviluppo di reti, strutture e impianti di stoccaggio dell’energia

Supporto alla produzione di energie rinnovabili

Adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione dei rischi e resilienza alle catastrofi

Economia circolare

Gestione forestale sostenibile

Gestione sostenibile delle risorse idriche e riduzione degli inquinanti

Rafforzamento della biodiversità

Tutela del paesaggio e tutela del suolo

Miglioramento qualità dell’aria attraverso mobilità urbana sostenibile e ciclabilità

Piemonte più connesso

Sviluppo della logistica come comparto strategico

Potenziare ed ammodernare i sistemi di trasporto su ferro

Sviluppare l’intermodalità

Sviluppo di reti ciclabili

Trasformazione digitale della logistica

Piemonte più sociale

Rafforzamento ed adeguamento dei percorsi formativi a tutti i livelli con potenziamento di servizi individualizzati

Academy verticali, Itse Ifts, alta formazione

Inserimenti lavorativi con tirocini ed apprendistato

Formazione continua legata alle esigenze di riqualificazione delle imprese o di riconversione produttiva

Sostegno all’imprenditorialità, al lavoro autonomo e alla creazione d’impresa

Sostegno alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro

Favorire l’accesso ai servizi per l’infanzia e minori e per le famiglie vulnerabili

Contrasto alla dispersione scolastica

Misure a sostegno della natalità

Consolidamento ed informatizzazione centri per l’impiego e servizi sociali

Sostegno al turismo, al patrimonio culturale e paesaggistico, al percorso di valorizzazione delle residenze reali

Sostegno allo sport, alla qualificazione degli impianti sportivi

Piemonte più vicino ai cittadini

Rafforzamento della capacità amministrativa

Rilancio delle periferie

Rigenerazione urbana

Città a misura dei cittadini:verde,sostenibile,vicina, solidale e partecipata

Progettazione integrata di area con ampia concertazione per aree omogenee

Superamento del digital divide

Sviluppo aree interne

Attenzione alle città medie

Maggiori informazioni su https://piemonte2021-2027.eu

 


Foto: A fine dell'incontro il presidente Paolo Lanfranco ha consegnato ad Alberto Cirio il corposo novero di proposte della Provincia di Asti sul Piano nazionale di ripresa e resilienza PNRR, strumento che l'Italia dovrà presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU, fondo europeo istituito per sostenere gli Stati membri colpiti dall'emergenza coronavirus.