Cultura & Spettacoli

Il “Premio Ostana, scrittura in lingua madre” non si ferma: online il 5 e 6 giugno

Domenica, 10 Mag 2020 - 0 Commenti

Per due giorni in diretta online si alterneranno interviste, conferenze, contributi letterari, musicali ed artistici.

Il “Premio Ostana: scrittura in lingua madre” non si ferma: l'appuntamento sbarca on line il 5 e 6 giugno

Ostana è un suggestivo centro della Valle Po, ai piedi del Monviso, nella grande provincia di Cuneo. Un paese occitano di 85 abitanti, certificato tra i borghi più belli d'Italia, ospita ogni anno, dal 2008, il “Premio Ostana: scrittura in lingua madre”.

Si tratta di un appuntamento con le lingue madri del mondo, un incontro e scambio tra artisti e pubblico, fatto di dibattiti e creazioni dal vivo.

Nel corso degli anni l'appuntamento ha ospitato 37 lingue provenienti dai cinque continenti, consolidando una vera rete di autori, appassionati, sostenitori della diversità linguistica. Quest'anno l'emergenza Covid-19 impedisce lo svolgimento dell'appuntamento classico, ma il comitato organizzatore non si è lasciato scoraggiare e propone il “Premio Ostana 2020 – Edizione Speciale Online”.

L'appuntamento è per venerdì 5 e sabato 6 giugno 2020, due giorni in diretta online da seguire sul sito www.premioostana.it.

Si alterneranno interviste, conferenze, contributi letterari, musicali ed artistici.

“La rete del Premio, fatta di lingue e passioni, culture e progetti, popoli e sogni – spiegano gli organizzatori – ha deciso di darsi appuntamento sull'altra Rete, quella globale per eccellenza, per continuare a lavorare su temi e criticità che oggi risultano drammaticamente evidenziati dalla pandemia, ma che da sempre sono al centro delle riflessioni di chi si occupa della difesa della ricchezza linguistica nel mondo. L'antropocentrismo, il cambiamento climatico, le minacce alla biodiversità e agli ecosistemi locali, la scomparsa di saperi sociali e lo sradicamento di popolazioni dalla propria terra, i conflitti comunitari, la privazione di libertà di singoli individui o di intere minoranze. Questi sono alcuni dei nodi critici del nostro vivere contemporaneo che l'attenzione alle lingue madri rivela e mette in discussione, in molti casi salvandoli dall'oblio o da un'invisibilità forzata”.

Marisa Quaglia