Territorio & Eventi

Festa a Villa della Regina di Torino per il Freisa, vitigno dell’anno 2022

Scritto da Andrea Di Bella Giovedì, 14 Lug 2022 - 0 Commenti

Il Freisa è stato festeggiato a Villa della Regina di Torino per la sua elezione a vitigno dell’anno 2022. Grande presentazione del vitigno autoctono piemontese con i Consorzi di Tutela.

È stata la stupenda cornice di Villa della Regina a Torino a fare da scenografia per festeggiare il Freisa vitigno dell’anno 2022. A rendere omaggio al vitigno storico piemontese, i produttori assieme al Consorzio di tutela del Freisa di Chieri e Collina Torinese, il Consorzio di tutela del Barbera d’Asti e vini del Monferrato, il Consorzio di tutela vini Doc Pinerolese, il Consorzio di tutela vini Colli Tortonesi e il Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani.

La cerimonia si è svolta lunedì 11 luglio nelle meravigliose sale della Residenza Reale sulla collina della città che ospita il “Vigneto Urbano”, coltivato anch’esso a Freisa.

L’evento è stato organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte con la collaborazione di VisitPiemonte nell’ambito delle iniziative di valorizzazione del Freisa.

Sono intervenuti l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa, la direttrice di Villa della Regina Chiara Teolato, l’assessore al Commercio del Comune di Torino Paolo Chiavarino, l’enologo Giampiero Gerbi, i rappresentanti dei Consorzi di Tutela piemontesi, Luca Balbiano in rappresentanza dell’’azienda vitivinicola Balbiano , l’Associazione più Freisa e il Centro sperimentale Bonafous.

Hanno partecipato l’associazione Le Donne del Vino e l’associazione Soroptimist, in quanto la Freisa è tra i rari vini piemontesi declinati al femminile.

Il progetto regionale “Vitigno dell’anno” nasce dall’idea di raccontare e valorizzare i vitigni storici autoctoni del Piemonte, in qualità di ambasciatori del Piemonte insieme agli altri prodotti agroalimentari di qualità. Nel 2019 è stato il Dolcetto, nel 2020 il Cortese e le attività promozionali si sono sviluppate anche nel 2021, ora è l’anno della Freisa.

Per l’occasione, un’etichetta artistica impreziosisce un’edizione limitata di bottiglie di “Freisa vitigno dell’anno 2022”, attraverso l’immagine creata da Francesco Pozzato, giovane artista scelto da Artissima, la Fiera Internazionale di Arte che si svolge ogni anno a Torino, e da Regione Piemonte al fine di offrire un’immagine coordinata innovativa e di impatto, che i Consorzi di tutela e le Enoteche regionali possano utilizzare in occasione delle attività promozionali.


Il Piemonte vitivinicolo si caratterizza per i vitigni autoctoni - dichiara l’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa (nella foto con Chiara Teolato) - e i vini di qualità certificati e abbiamo voluto portare nel capoluogo il vitigno più torinese di tutti, scegliendo per la Freisa una Residenza Reale, storicamente circondata dalla vigna. L’iniziativa rientra infatti tra le azioni di marketing, presentazioni e degustazioni della Freisa durante l’anno per promuovere il vitigno e dare visibilità ai suoi territori di produzione con le sue tipicità e le aziende vitivinicole”.

Il presidente di VisitPiemonte”, Beppe Carlevaris, sottolinea che “La valorizzazione dei vitigni autoctoni rientra tra le azioni di promozione e valorizzazione dei prodotti piemontesi che VisitPiemonte ha nella propria mission. Il connubio enogastronomia-territorio è infatti uno degli asset fondamentali anche per la ricaduta turistica della nostra regione”.

Chiara Teolato, direttrice di Villa della Regina - MiC Direzione regionale Musei Piemonte,  afferma: “Siamo lieti di ospitare questo importante evento nel complesso museale di Villa della Regina, con il suo vigneto da cui si produce vino Freisa Doc. Si tratta di uno dei pochi vigneti urbani di tutta Europa, unico a Torino, e non solo si affaccia su un panorama straordinario della città, ma costituisce uno degli elementi fondanti dell'identità della residenza, nata infatti agli inizi del Seicento proprio come "vigna" del Cardinal Maurizio di Savoia”.

Prima del brindisi con tutte le denominazioni del Freisa dell’Enoteca dei vini della provincia di Torino, Luca Balbiano ha guidato un’interessante passeggiata tra i filari della storica vigna urbana, facente parte della Urban Vineyards Association  (U.V.A.), l’associazione che annovera 11 Vigneti Urbani in tutto il mondo, da Parigi a New York.

“Il vigneto urbano non ha soltanto valore dal punto di vista vitivinicolo. È un patrimonio storico, culturale e sociale che va tutelato e accompagnato nella sua evoluzione. È un modello innovativo per le città di domani, un inno alla bellezza sostenibile, un’opportunità da cogliere per dare vita ad un turismo più consapevole, intelligente e rispettoso. È l’esempio perfetto di come la Natura possa davvero salvare il mondo”, ha affermato Luca Balbiano, presidente dell’associazione.

Il Freisa, osservato speciale

Il Freisa è tra i vitigni autoctoni piemontesi più importanti per la sua storicità e qualità. Nel 1500 era diffusa la sua coltivazione nell’area nord occidentale del Monferrato, tra le province di Asti e Torino, come attestano le citazioni del nome Freisa nei catasti del Comune di Chieri del secolo sedicesimo. Si è poi largamente diffuso in tutta l’area astigiana, essendo in molti comuni a sinistra del Tanaro il secondo vitigno coltivato dopo il Barbera.

Ad oggi la superficie rivendicata a Freisa sul territorio piemontese è di circa 376 ettari, dai quali si producono i vini a denominazioni di origine controllata Freisa d’Asti, Freisa di Chieri, Piemonte Freisa, Colli Tortonesi Freisa, Pinerolese Freisa, Monferrato Freisa, Langhe Freisa: complessivamente oltre 2 milioni di bottiglie prodotte da quasi 300 aziende vitivinicole.

                                                                                                                                Andrea Di Bella