Territorio & Eventi

Federico Fellini, Gustavo Rol ed una raccolta firme online

Lunedì, 4 Gen 2021 - 7 Commenti

Il mistero, l’esoterico, il “mondo non visto” in una ricerca incessante di altre possibilità, altre dimensioni, altri viaggi e di tutto quello che può far volare lo spirito e la mente: il docu-film "Fellini degli Spiriti" è approdato su Rai 1.

Ospite a Storie Italiane, Anselma Dell'Olio ha raccontato il suo ultimo docu-film "Fellini degli spiriti" andato in onda sabato scorso in seconda serata su Rai 1. Un'opera che restituisce il ritratto di un Federico Fellini nuovo, più intimo e vicino a noi, proprio in occasione dei 100 anni dalla sua nascita

In una recente intervista Anselma Dell'Olio parla del suo documentario e accenna all'amicizia tra Federico Fellini e Gustavo Rol e al nuovo docufilm che intende realizzare anche su Rol (play podcast su http://www.fred.fm/it).

Fu proprio l’incontro con il professor Gustavo Rol, conosciuto per “Giulietta degli Spiriti”, che - attraverso i suoi esperimenti - Fellini proverà che esistono davvero altre dimensioni e che non c’è un termine al viaggio degli esseri umani.

A raccontare il mondo magico di Fellini tante voci, dalla cartomante che Fellini consultava sempre a Terry Gilliam (Premio Oscar per Brazil), da Giuditta Miscioscia, la sensitiva amica di Gustavo Rol al regista Damien Chazelle (Premio Oscar per La La Land), dai collaboratori e amici più stretti di Fellini a registi come William Friedkin (Premio Oscar per Il braccio violento della legge e L’Esorcista).

Attraverso straordinari materiali d’archivio di Rai Teche e Istituto Luce e materiali d’archivio internazionali, le immagini dei suoi film e interviste agli intellettuali che più hanno studiato il suo lavoro, “Fellini degli Spiriti” è un ritratto inedito, intimo e spirituale del grande regista.

Per scoprire di più sul film, clicca qui.

Gustavo Adolfo Rol (Torino, 20 giugno 1903 – Torino, 22 settembre 1994) è stato un uomo più unico che raro, un uomo “davvero” speciale che è molto ben conosciuto nella città dove è nato, ma anche altrove in Italia e pure all’estero per le sue doti peculiari che sembravano sfidare le leggi conosciute della scienza specie quelle della fisica, rivelando e svelando cose che trascendono la nostra quotidianità e danno una visione diversa della dimensione umana. 

Non sembra che la città di Torino abbia compreso la sua grande figura e il suo vivificante esempio, utile sempre ed ancor di più in questi terribili momenti di sofferenza che l’Italia ed il suo popolo stanno attraversando, avendo già respinto la richiesta di intitolargli una via (il tratto finale di Via Silvio Pellico, dove Rol abitava), cosí come il "laghetto delle anatre" al parco del Valentino, scenario di un prodigio/miracolo ormai noto (camminamento sull'acqua) tanto da costringere il Gruppo Facebook DOTTOR ROL ad iniziare una PETIZIONE diretta al Sindaco Chiara Appendino per dedicargli i Giardini di via Monte Albergian.

Monte Albergian infatti è anche il nome dato ad un battaglione degli alpini (tanto amati da Gustavo Adolfo Rol) che ha combattuto in entrambe le guerre mondiali ed a cui è stata assegnata una medaglia d’argento al valor militare e sulla cima di questo monte è stata posta una croce che era per Rol il simbolo al quale sempre si è ispirato per tutta la sua vita (il suo monogramma col quale firmava i suoi quadri era formato da una R intersecata  da una croce).   

E concludo con quanto scrisse del Mestro Rol Federico Fellini: "L'uomo più sconcertante che io abbia conosciuto. Sono talmente enormi le sue possibilità, da superare anche l'altrui facoltà di stupirsene".

Alberto Fumi