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Douja d'Or 2020, estesa a 4 week end coinvolgerà Asti e tutto il Monferrato astigiano

Martedì, 1 Set 2020 - 0 Commenti

La Douja d’Or 2020 cambia pelle: una formula rinnovata per sostenere e rilanciare l'economia dell'intera filiera enogastronomica astigiana e piemontese. Asti e il Monferrato sono il palcoscenico di un nuovo progetto che ruota intorno al comune denominatore del territorio: il vino. Tutti i week-end dall'11 settembre al 4 ottobre 2020.

Riflettori puntati sulla Douja d'Or 2020, l’appuntamento di settembre più atteso ad Asti e nel Monferrato astigiano, capace di richiamare visitatori, winelover, turisti del gusto e amanti della cultura e della natura da tutta Italia e dall’estero.

Protagonisti sono le Istituzioni e gli Operatori privati del territorio, una squadra composta da Camera di commercio di Asti e la sua Azienda Speciale, Piemonte Land of Perfection e Fondazione Asti Musei, con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Asti e del Comune di Asti e con la partecipazione del Consorzio dell'Asti e del Moscato d'Asti Docg, del Consorzio Barbera d'Asti e vini del Monferrato, in collaborazione con l’Unione Industriali di Asti e l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. 

Rinnovata nella formula, ampliata nel tempo e nello spazio rispetto alle edizioni precedenti (estesa a 4 week-end coinvolgendo Asti e tutto il Monferrato Astigiano) e promossa da una nuova comunicazione il cui visual è liberamente ispirato alle città di De Chirico, la Douja d'Or - il Vino, il Cibo, la Cultura, Il Monferrato offre esperienze variegate al pubblico che ha la possibilità di costruirsi itinerari a misura delle proprie passioni sia alla sera – frequentando gli eventi di Asti dalle 18.00 fino alle 24.00 – che di giorno, nel Monferrato Astigiano.

"Abbiamo un progetto ancora in bozza, ma la Douja d'Or 2020 di Asti, che si farà e sarà dedicata al territorio e alle imprese. Durerà tutto il mese di settembre e sarà diffusa in città ed estesa rispetto agli altri anni, in considerazione dei rischi Covid".

Lo ha detto il presidente della Camera di Commercio di Asti, Erminio Renato Goria, oggi nella ex sala consiliare della Provincia per presentare la prima bozza del progetto della nuova edizione del Salone nazionale di vini selezionati.

"Abbiamo pensato a un concept misto tra innovazione e tradizione - ha aggiunto - con obiettivo di generare ricaduta economica sulle imprese locali". Nella nuova edizione 2020 "sono previsti menù d'autore della Douja nei ristoranti, aperitivi Douja nei bar". Per le iniziative collaterali "non avremo il concorso nazionale e non avremo i premiati e nemmeno le iniziative legate ai vincitori, ma una cerimonia di premiazione degli Oscar Douja degli ultimi cinque anni".

Tra gli eventi in previsione, "dal vino alle vigne con l'Onav", "così - prosegue Goria - faremo conoscere cantine e territori produttivi vicino ad Asti, legati a paesaggio, gastronomia e cultura dei paesaggi vitivinicoli patrimonio Unesco". 

 

Confagricoltura Asti esprime grande soddisfazione per l’organizzazione dell’edizione 2020 della Douja d’Or, che nonostante tutti i problemi legati all'emergenza sanitaria ancora in corso, è stata comunque proposta anche quest’anno, in una nuova veste.

La tradizionale manifestazione si presenta con una formula rinnovata e propone un viaggio nel Monferrato, tra le degustazioni e masterclass nelle piazze e nei palazzi storici di Asti, i menu speciali nei ristoranti, le mostre d’arte dei poli museali e le esperienze del Monferrato Astigiano, patrimonio UNESCO.

Apprezziamo molto l’impegno da parte degli organizzatori che quest’anno, nonostante i problemi legati all'emergenza Covid, hanno deciso comunque di puntare su questa manifestazione, da sempre fortemente radicata nella cultura e nelle tradizioni locali”, afferma il direttore di Confagricoltura Asti Mariagrazia Baravalle.

Una Douja d'Or che non avrà solamente più Asti e i suoi palazzi storici come palcoscenico principale; l’atmosfera della kermesse si respirerà anche sul territorio provinciale, coinvolgendo le aziende vitivinicole, le imprese della ristorazione, dell’accoglienza e del turismo, che operano nel comprensorio, con l’obiettivo di rilanciare l’economia dell’intera filiera enoturistica e gastronomica astigiana e piemontese.

Confagricoltura Asti – conclude il direttore Baravalle - è fiduciosa del fatto che questa nuova formula che coinvolge tutto il territorio provinciale, possa portare ad una maggiore valorizzazione delle aree rurali, riscoprendo soprattutto l’importanza che l’agricoltura riveste nell'intera progettazione del turismo locale. Ci auguriamo, in caso di successo, che queste nuove iniziative possano essere riproposte negli anni a seguire”.

IL PROGRAMMA

Nella foto le autorità intervenute durante la presentazione ufficiale dell'edizione 2020 della Douja d'Or

Ph Efrem Zanchettin (MerfePhoto)