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Da Torino parte la raccolta aiuti per il terremoto in Croazia (VIDEO)

Lunedì, 4 Gen 2021 - 0 Commenti

Lʼepicentro a pochi chilometri da Zagabria. Il sisma, il più forte mai registrato nel Paese, è stato avvertito lungo la costa adriatica e in città come Milano, Bologna, Padova e Verona. A Petrinja e altri centri colpiti proseguono operazioni soccorso.

Torna a tremare la terra in Croazia: una scossa di magnitudo 4.7 è avvenuta alle 7.49 nella zona di Petrinja, la cittadina 50 km a sud di Zagabria che è stata semidistrutta dal violento sisma 6.4 del 29 dicembre scorso, devastando buona parte dei centri abitati di Petrinja, Sisak, Glina, Majske Poljane e altri villaggi vicini e provocando sette morti, una trentina di feriti e enormi danni materiali. Le persone rimaste senza casa sono alcune migliaia.

Gli aiuti per chi ha subito il terremoto in Croazia partono proprio da Torino.

L’associazione di volontariato Fahrenheit 451 – Piemonte in collaborazione con Solidaritè Identitès onlus ha lanciato una raccolta sul territorio torinese.

Tutte le donazioni verranno portate in Croazia, direttamente nei paesi più colpiti dal terremoto, tra l’8 e il 9 gennaio 2021.

“Abbiamo dei contatti in loco che ci raccontano di situazioni disastrose nei paesi più piccoli e sperduti - commenta l’associazione in una nota - Per questo motivo abbiamo deciso di muoverci da Torino per dare una mano a quelle famiglie. Abbiamo delle amicizie croate in loco che ci guideranno e aiuteranno nella distribuzione e a raggiungere i paesi più bisognosi, oltre che con la lingua.”

“La nostra raccolta prevede in primis il recupero di cibo non deperibile, ma anche di materiale di primo soccorso (guanti, garze, cerotti, medicinali senza ricetta) e acqua - conclude la nota dei volontari - Con un video e materiale fotografico testimonieremo il tutto e faremo vedere gli aiuti in loco, non dimentichiamoci che in quei luoghi ci sono anche tanti italiani o nipoti di nostri avi“.

Si calcola che più di 2 mila edifici nella zona siano stati danneggiati, anche nella capitale Zagabria, dove danni hanno subito le sedi di governo e parlamento. Zagabria era stata colpita già lo scorso 22 marzo da un terremoto di magnitudo 5.5 che aveva provocato gravi danni al centro storico della città.

Dopo il sisma del 29 dicembre, altre scosse di intensità minore si susseguono quotidianamente nella regione del cratere, dove sono in corso le operazioni di soccorso e assistenza agli sfollati da parte di protezione civile, Croce rossa e squadre di soccorritori giunte anche da altri Paesi, compresa l'Italia, che inviano aiuti umanitari. 

Aiuti alla Croazia arriveranno anche dall'Unione europea, alla quale il Paese ex jugoslavo ha aderito nel luglio 2013, ultimo stato a entrare nella Ue. In questi giorni le zone terremotate sono state visitate dai massimi dirigenti croati, compresi il presidente Zoran Milanovic e il premier Andrej Plenkovic.