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Apre a Torino Green Pea: cinque piani di vendita ecosostenibile (VIDEO)

Domenica, 29 Nov 2020 - 0 Commenti

Martedì 8 dicembre, aprirà a Torino - proprio di fianco al primo Eataly - Green Pea, il primo Green Retail Park al mondo dedicato al tema del Rispetto; il quartiere del Lingotto e la città di Torino diventano così ancora più green, più sostenibili.

“From duty to beauty”, “Dal dovere al piacere” è il nuovo Manifesto di Oscar Farinetti. L’8 dicembre 2020 apre a Torino Lingotto, (restrizioni Covid-19 permettendo), Green Pea, il primo Green Retail Park al mondo. Una scommessa, ancora una volta, che mette al centro il concetto di bellezza, di piacere, di difesa delle risorse della Natura.

L’imprenditore piemontese, acuto e intelligente, intuitivo, coraggioso e un pò filosofo, riparte dal concetto di bellezza.

From duty to beautyè, infatti, il principio da cui parte il concetto di Green Pea, l’innovativo Green Retail Park che aprirà, (salvo limitazioni dovute al Covid-19), l’8 dicembre 2020, adiacente a Eataly Lingotto, a Torino.

Dal dovere al piacere”, un inno alla Bellezza. “È giunto il momento di rifondare il nostro rapporto con la Natura. Se si affronta il tema del rispetto per l’ambiente, questo deve essere un vanto, un motivo di orgoglio per l’essere umano. Dobbiamo spostare il valore del rispetto dal senso del dovere a quello del piacere. Dobbiamo sentirci più belli o più “fighi” come preferite”, sostiene Farinetti. È giunto il momento di valorizzare il lato bello e piacevole di comportarsi bene, nel Rispetto della Natura.

Partendo da questo Manifesto, andiamo a scoprire in cosa consiste questo nuovo splendido e suggestivo centro vendita green.

Stiamo entrando nel futuro. Scopriamo un edificio grande e magnifico, costruito interamente con materiali riciclati e sostenuto da energia auto prodotta da fonti rinnovabili. Cinque piani, di cui i primi quattro riservati alla vendita di beni e servizi, il “Negotium”, (Life, Home, Fashion, Beauty), e il quinto dedicato all’”Otium”, all’Ozio Creativo, così come lo aveva definito il sociologo Domenico De Masi.

Il Negotium riproduce le antiche atmosfere ateniesi, la “negazione dell’ozio” e  comprende la vendita di prodotti di consumo costruiti nel Rispetto della Natura, da consumare in un tempo lungo e che, alla fine del proprio ciclo di funzionalità, possano essere facilmente riciclati: l’energia, il movimento, il vestirsi, la casa e il tempo libero. Sono presenti anche luoghi dedicati al settore energia, con vendita di veicoli elettrici e a bio-metano, energia e servizi “puliti”, tutto rivolto al benessere ambientale.

L’ultimo piano, riservato all’Otium, è il luogo ideologico e simbolico dove si producono idee e ci si può rilassare tra gli alberi, dove trascorrere momenti di benessere per il corpo e per la mente, con spa, sauna, piscina, cocktail bar e ristorazione. L’ozio non più visto come un momento inutile, infruttuoso, inconcludente, ma una realtà in cui trovare il punto d’incontro tra lavoro, tempo libero e qualità della vita ed aprirsi alla dimensione creativa.

15 mila metri quadrati, dall’”effetto wow”, un pachiderma costruito secondo le regole dettate dal principio di sostenibilità ambientale:

Il piano 0 - Life: vita in movimento, con proposte FCA, Iren, Enel X, Tim, Unicredit, Mastercard, FPT e Samsung. E poi il Green Pea Discovery Museum.

Il piano 1 - Home: oltre 40 Partner tra i quali Whirlpool, Valcucine, Roda, Gervasoni, Riva 1920, Pianca, Rubelli e Artemide, sotto la guida esperta del Home Brand Director Pierangelo De Poli.

Il piano 2 - Fashion: i migliori marchi della moda sostenibile italiana e internazionale tra i quali Borbonese, Timberland, PT, Patagonia, Esemplare, Oscalito, Drumohr, Giampaolo, Ecoalf, North Sails, Dedicated e Ortigni. E poi sartoria del passato e del futuro, con la avatar factory Igoodi.

Il piano 3 - Bellezza: le migliori firme italiane dell’abbigliamento –  Ermenegildo Zegna, Brunello Cucinelli, Herno e Sease – proporranno concept store dedicati a Green Pea. E, parallelamente, libri, cultura e cibo, insieme. Dal Bistrot Pop, 100 Vini e Affini, in collaborazione con Fontanafredda e Affini, a un Ristorante Stellato, Casa Vicina, gestito dalla famiglia Vicina.

Il piano 4 ospita un esclusivo, ma inclusivo, Club sul Rooftop dedicato all’Ozio Creativo, con Spa, Cocktail Bar e la prima infinity pool di Torino affacciata sull’arco alpino da un lato e sulla collina torinese dall’altro: l’Otium Pea Club, curato da To Be srl.

Green Pea è un luogo di Bellezza e di Rispetto per dare vita a un nuovo modo di consumare: con ogni acquisto si può diventare parte del cambiamento.

Esperienze, eventi e tutti i servizi necessari per rendersi conto della bellezza del vivere Green: 66 negozi, un museo, 3 luoghi di ristorazione, una piscina, una spa e un club dedicato all’Ozio Creativo.

In totale, 72 luoghi di Bellezza e Rispetto in cui scoprire prodotti studiati per durare a lungo e che, giunti a fine vita, si possano riutilizzare o riciclare. Perché Green Pea è convinta che la lunga durata dei prodotti sia uno degli aspetti fondamentale del tema della sostenibilità. Sì, Green Pea è femminile, come la Terra.

La sostenibilità è un concetto legato a un’idea molto antica: il tempo. È un concetto che ci parla di “quanto a lungo può durare” qualcosa. L’origine della parola nasce in riferimento a uno dei pedali del pianoforte, che in inglese si chiama sustain, quello che serve per allungare le note, per farle durare nel tempo.

Il building di Green Pea è stato progettato come un elemento innovativo e resiliente, sostenibile in ogni suo dettaglio, in modo da permettere all’edificio di respirare e far respirare, in armonia con l’essere umano e con gli elementi naturali.

Il progetto sviluppato dagli architetti Cristiana Catino – Naturale Architettura – e Carlo Grometto – Negozio Blu – ha fatto di più: ha dato vita a un luogo con le caratteristiche di un organismo naturale, come non ne esistono altri. Un edificio che invita le persone alla scoperta del mondo della sostenibilità, dimostrandone la bellezza. Visitare Green Pea è un po’ come camminare nella Natura, attorniati da più di 2.000 alberi, piante e arbusti.

Immaginato come l’edificio più sostenibile e più bello possibile. Per una continua ricerca di bellezza e anche per uno scopo pratico: riuscire a trasmettere i valori in cui credono la proprietà e i progettisti, rendendoli tangibili e accoglienti per le persone, con l’obiettivo di rendere concreto il gesto: from duty to beauty.

 “Riteniamo che, in un modello sociale basato sui consumi, occorra indirizzare il commercio verso valori utili al benessere vero, il quale può esistere solo se in equilibrio con gli altri umani.

Lo scenario non è complicato da leggere. Il problema principale consiste nella compatibilità tra le attività volte al miglioramento della vita e la salute del pianeta. Il 90% degli scienziati ci dice che il nostro modo di consumare è diventato incompatibile. Da un lato produciamo energia immettendo nell’atmosfera una quantità di CO eccessiva che altera il clima, da un altro lato costruiamo oggetti e produciamo cibo inquinando terra, acqua e aria, da un altro ancora non smaltiamo i rifiuti in modo corretto, infine sopprimiamo alberi.

Quando il 90% degli scienziati dice una cosa, normalmente ci azzecca. È giunto il momento di modificare il nostro modo di consumare.

Green Pea nasce per questo. Si pone l’obiettivo di dimostrare che vi è la possibilità, subito, di vivere in armonia con il pianeta senza rinunciare al bello. Poiché ci sembra di aver raggiunto questo scopo già con Eataly per quanto riguarda il cibo, dunque l’agricoltura, ora ci proviamo con le altre principali attività di consumo: muoversi, abitare, vestirsi e poi stare puliti, in forma e sapienti. È un progetto nuovo, dunque incominciamo da Torino, la città italiana che inventa… da sempre”.

Queste le parole di Oscar Farinetti, prima di aprire “un altro suo futuro”.

Siamo tutti invitati.

                                                                                         ANDREA DI BELLA