71° Superga: 4 maggio 1949 "Chi è leggenda non muore mai" (VIDEO)
Al Colle di Superga, nel giorno del 71° anniversario, il presidente del Torino Urbano Cairo ha ricordato gli "invincibili".
Nel giorno del 71° anniversario della tragedia di Superga, il "Filadelfia", il mitico stadio granata ricostruito pochi anni fa e che conserva parti di muri e gradinate storiche, ha riaperto oggi, dopo il lockdown, per la commemorazione degli Invincibili ma solo per la messa che celebrerà nel pomeriggio, senza tifosi, il cappellano granata don Robella.
Oggi l'erba del campo è stata rasata per consentire gli allenamenti individuali e scaglionati, ammessi nella fase 2 dell'emergenza Coronavirus e che dovrebbero riprendere a metà settimana.
Su quel che resta della vecchia gradinata sono stati appesi, già ieri, due striscioni sotto la gigantografia del Grande Torino con le scritte "4/5/1949 solo il Fato li vinse" e "Grande Torino in eterno vincerai", "Chi è leggenda non muore mai".
Davanti al Filadelfia passa qualche tifoso, giusto il tempo di una foto, di un pensiero alla squadra leggendaria distrutta dal destino nel '49, di una sbirciata all'interno dello stadio, mentre tutto attorno, ai balconi e sui pali dei cartelli stradali si moltiplicano le bandiere granata.
E sempre oggi il presidente del Torino Urbano Cairo si è recato sul colle di Superga per deporre una corona di fiori sul monumento che ricorda gli Invincibili.
Insieme al patron granata anche alcuni parenti delle vittime della tragedia di 71 anni fa, da Ossola a Gabetto, il direttore generale Antonio Comi e il direttore operativo Alberto Barile.
Il cappellano del Torino Don Robella ha tenuto una breve cerimonia di fronte alla lapide (ansa).
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